Welfare

Il Rapporto 2018, promosso da Generali Italia, insieme a Confindustria, Confartigianato e Confprofessioni, ha analizzato 4.014 piccole e medie imprese italiane, rilevando una stretta correlazione tra il miglioramento del benessere, la soddisfazione dei lavoratori e la crescita della produzione aziendale: per il 42,1% delle imprese intervistate, questi fattori sono il principale obiettivo delle scelte di welfare. Il 35,6% di esse dichiara di aver aumentato la propria produttività come conseguenza di una maggiore soddisfazione dei lavoratori. Si parla di un incremento della produzione (fino al 63,5%) per le aziende molto attive nel welfare. La stima del rapporto è che nei prossimi 3-5 anni il 52,7% delle PMI aumenterà le attività del welfare aziendale, in particolare negli ambiti: salute e assistenza; conciliazione vita e lavoro; giovani, formazione e mobilità sociale. 

Tra le aziende che in Italia si impegnano in attività di welfare innovative e sempre più connesse al cambiamento celere degli scenari e a nuovi bisogni emergenti, la Lavazza ha occupato un posto sulle pagine delle maggiori testate nazionali in virtù di una scelta innovativa nel campo delle attività di welfare. L’assemblea dei lavoratori dell’azienda ha approvato all’unanimità il contratto integrativo che contiene un bonus matrimoniale di 250 euro, una tantum elargito anche alle coppie di fatto. Che di fatto si aggiunge alle attività e servizi di welfare che rappresentano un’innovazione nel campo delle risposte ai bisogni che mutano: come la banca del tempo solidale, che raccoglie giorni e ore di ferie “regalati” dai lavoratori per aiutare colleghi in difficoltà che hanno esaurito i permessi; l’accesso facilitato al part time per una lavoratrice madre o un lavoratore padre fino al terzo anno di vita del bambino; la formazione specifica per chi rientra dalla maternità o dalla paternità;  un progetto pilota di smart working che permetterà ai dipendenti di lavorare con orientamento ai risultati e – per parte del proprio lavoro- senza vincoli di sede.

Fonte: https://www.welfareindexpmi.it/rapporto-2018/

Approfondimento di Paola Barachetti