Statistiche: numeri che ci aiutano a comprendere il web.

  • News
  • Tempo di lettura:

Sette statistiche recenti che riguardano il web: dal successo del web marketing, alla crescita del mobile commerce fino al ruolo della creatività per raggiungere il successo.

Le statistiche sono il pane quotidiano di chi lavora online, per lavorare bene è fondamentale capire i trend e ancor meglio anticiparli. Le statistiche sono importanti anche per chi usa internet per fare pubblicità alla propria azienda, anche in questo caso, infatti, i trend aiutano a capire qual è la strada da intraprendere, per non rimanere mai indietro rispetto ai competitor.

Econsultancy ha ripreso 7 interessanti statistiche, per lo più riguardanti il Regno Unito ma che possono servire da insegnamento anche per l’Italia.

Il mobile commerce

Dall’ultimo report Monetate sul secondo quadrimestre 2014 emerge che:

il traffico del mobile commerce è cresciuto del 120%, superando il traffico da tablet per la prima volte

i dispositivi mobile rappresentano il 16% del traffico degli ecommerce ma sono responsabili solo del 4% delle entrate

la frequenza media di rimbalzo di un utente mobile supera il 50%, l’aggiunta di prodotti al carrello è inferiore al 30% e ci sono più probabilità (+10%) che abbandoni il carrello. I dati derivano dall’analisi di più di 7 miliardi di esperienze di shopping online. Il problema, ovviamente, non sono gli utenti, bensì le esperienze che si trovano a vivere. Se accedo a un sito ecommerce dal cellulare devo sentirmi sicuro, devo trovare ciò che mi occorre, devo riuscire facilmente a trovare il contenuto del mio carrello e le condizioni dell’acquisto che sto portando a termine.

Web marketing come vantaggio competitivo

Il web marketing può essere un vantaggio competitivo, ma solo se attuato correttamente e se visto come un investimento e non come una spesa. Senza un’organizzazione strutturata alla base, che integri le tecniche di marketing digitale nella struttura aziendale complessiva i risultati sono scarsi se non nulli.

Le aziende analizzate sono state divise in leaders, mainstream e followers. Le aziende leader hanno dimostrato di non essere disorientate dai dati e di avere una struttura di marketing coesa e coerente. Oltre il 40% dei dirigenti è d’accordo con il dire che il web marketing è stato utile a migliorare ciò che fanno.

Amazon ancora il top

Secondo l’ultimo CX study Amazon continua a essere il miglior ecommerce sul mercato. L’analisi ha preso in considerazione la prima impressione di acquisto su sito, mobile e applicazione. Amazon è stato considerato il migliore grazie al fatto che è multicanale, specie per ciò che riguarda ricerche e acquisti da parte degli utenti.

iOS 8 vs iOS 7

Finora il roll-out del nuovo sistema operativo Apple non ha avuto un grande successo, gli utenti appaiono restii a effettuare l’upgrade da iOS7. I dati raccolti da Somo e Lithient dimostrano che cinque giorni dopo il lancio di iOS8, la penetrazione era del 36%, contro il 58% del precedente iOS7 nello stesso periodo.

I profitti della creatività

Un nuovo report Adobe mostra che la creatività sta diventando sempre più un fattore cruciale per il successo di un’azienda. L’indagine ha riguardato dirigenti di più di 300 grandi aziende e i dati emersi mostrano che il 58% delle imprese che puntano sulla creatività hanno avuto, nel 2013, un fatturato superiore del 10% rispetto al 2012. Le aziende creative sono più spesso in una posizione di leadership nel mercato di riferimento con una quota di mercato superiore a quella dei concorrenti.

Acquistare online

Secondo uno studio Nielsen l’acquisto online di componenti informatici ed ebook è triplicato dal 2011. Sembra che stia salendo, fra i cittadini britannici, anche la percentuale di quelli che intendono affidarsi al web per acquistare auto, moto o accessori collegati “nei prossimi sei mesi“, passando dal 5% del 2011 al 17% del 2014. Triplicato anche l’intento di acquistare online hardware (28%) e software (30%) ed ebook (33%).

Dati personali e mobile app

Il 35% degli utenti ha disinstallato un’applicazione dopo il primo utilizzo su tablet o smartphone, perché l’ha ritenuta poco sicura per ciò che riguarda i dati personali. Solo il 25% degli utenti crede nella protezione dei dati personali raccolti tramite mobile app.

Fonti: Econsultancy , News PMI Servizi