Maternità e “superpoteri”: chi è mamma diventa più facilmente un leader.

Crescere un figlio è come creare e dirigere una start up.

Certo non è scientificamente provato ma pare proprio che essere mamma permetta di sviluppare e mantenere caratteristiche che abitualmente ci vengono richieste nelle organizzazioni

Proviamo a “rileggere” il ruolo di mamma in ottica lavorativa

• Trattare – Negoziare. Dopo anni passati a discutere di orari, palestra, frequentazioni, vacanze, scuola, ecc…anche la gestione del cliente più difficile sembra semplice

• Delegare. Un universo di persone le ruota attorno (marito, nonni, zii, tate..). Saper delegare il giusto, rinunciando all’onnipotenza del “faccio tutto io” rafforza la collaborazione e produce migliori risultati

• Convincere. Oggi il capo ideale è autorevole e accogliente. Nel mondo attuale, si lavora in team che si creano su obiettivi, con ruoli trasversali e richiedono personalità e persuasione… esattamente la quotidianità della mamma

• Affrontare il potere. Sono meno intimidite degli uomini perché più abituate a dire no. Si concentrano più sui risultati che sulle posizioni di principio

• Sviluppare la pazienza. Quanta pazienza coi figli!! (è anche un proverbio…). C’è ne vuole altrettanta con le persone che, spesso, si comportano come i bimbi. L’ascolto, l’accettazione dell’altro, la tolleranza rendono la mamma interlocutore affidabile

• Accettare gli errori. Sono più indulgenti; d’altronde sappiamo che seguire la continua crescita dei figli, con i relativi cambiamenti, fa si che siano “costrette” ad accettare le continue “imperfezioni” che sono ancora più presenti nei periodi evolutivi

Ma non solo.

Sembrerebbe che le mamme siano anche molto portate al:

• Problem solving in quanto abituate a situazioni caotiche

• Essenzialità perché, bombardata da mille stimoli, è costretta a fare scelte immediate sul “cosa conta”.

• Cambiamento. Il suo chenge management è “obbligato” perché muta, quasi giornalmente, la sua organizzazione mentale verso un bimbo che ha necessità in continua evoluzione

• Empatia. Ogni atto si trasforma in intelligenza emotiva funzionale a vivere il “qui e ora”, senza dispersioni, valorizzando comprensione e tolleranza

La conclusione…, tempi duri per gli uomini!