FRANCHISING

In un quadro non proprio esaltante del lavoro, c’è un modello, il franchising, che è in controtendenza.

Alcuni dati al 2017, giusto per iniziare. Circa 200.000 addetti, oltre 25 miliardi di € di fatturato e un export in forte crescita.
Le insegne sono circa 1.000, (molte di Società estere che vogliono investire in Italia e che affidano la gestione del business a manager italiani) e i punti vendita oltre 52.000. Parimenti numerose aziende italiani “esportano” franchising (nel 2017 +28%).
Le regioni trainanti, somma approssimativa di insegne e di punti vendita, sono la Lombardia, il Lazio e il Piemonte.

Tra i settori primeggiano i servizi, la ristorazione e il benessere mentre perdono terreno i viaggi/turismo, l’infanzia e i parrucchieri.

Ci sono poi altri indicatori particolarmente significativi che si riferiscono alla “qualità” dell’occupazione: il Sud ne ha fortemente beneficiato e i giovani e le donne, selezionati in gran numero, hanno trovato effettive opportunità di impiego.
Precisamente, il 90% dei franchisee ha tra i 25 e 45 anni e il 36% dei centri è a conduzione femminile.

Perché questo modello ha successo? Perché interessa e coinvolge più persone?

Alcune possibili risposte:

–        Lavorare su un brand conosciuto è più semplice che partire da zero;
–        L’assistenza, la formazione e la gestione sono semplificate grazie al franchisor;
–        I costi organizzativi e pubblicitari risultano ridotti;
–        L’accesso al credito è facilitato;
–        Essere neofiti, data l’organizzazione alle spalle, rappresenta un rischio minore;
–        Si diventa imprenditori.

Certo non mancano le criticità quali:

–        La minor indipendenza
–        La bassa reattività al mercato
–        La standardizzazione
–        Maggiori difficoltà alla cessione del punto vendita

Allora, meglio questo percorso o quello di un business in proprio?
Difficile decisione.
In estrema sintesi possiamo affermare che sicuramente il business in proprio assicura maggiore o totale libertà ma ha costi di ingresso e rischi decisamente maggiori, mentre il franchising limita l’imprenditorialità, ma garantisce investimenti minori e una maggiore notorietà.

A ciascuno la propria scelta.