Fenomeni social: dal selfie all’underboob.

Tutto ebbe inizio con il selfie. Ma, siccome si sa, il popolo social deve sempre rinnovarsi sono nate tante altre eccentriche manie.

Siamo passati dal Belfie (il selfie al lato B), all’Helfie (il selfie ai capelli), al Welfie (il selfie mentre si fa ginnastica) ad una serie infinita di variazioni tutte rigorosamente in rima. Da qualche tempo il popolo di twitter e facebook ne ha inventata un’altra per mettersi in mostra (e stavolta non particolarmente di buon gusto a nostro avviso): l’underboob.

Di cosa si tratta? Di una variazione sul tema che già aveva invaso Twitter con gli scatti chiamati “sideboob” e cioè, recuperando un termine del gergo cinematografico, la ripresa di profilo del seno quasi scoperto. L’underboob consiste nel fotografarsi la parte bassa della suddetta porzione del corpo femminile messa in mostra o con scatti fatti dal basso al seno o, ancor meglio, con magliettine appositamente arrotolate che lasciano ben intravedere la parte del corpo in questione. Ovviamente non sono mancate a tal proposito le cretiche a questi scatti “hot”, considerati un ulteriore segno della corruzione dilagante nella società e della deriva dei costumi specie nelle ragazze più giovani.

Molto poco valgono punizioni estreme come “l’esilio del regno” di noti personaggi famosi per noto scandalo (vedi il caso di Rihanna e di Instagram): poco importa, se non è un social, sarà un altro. Quello che è certo è che siamo di fronte a una nuova espressione del concetto di “vedo non vedo” il quale ovviamente riscuote innegabile consenso nella popolazione maschile.

Si sa che tutto ciò nasce da un forte “piacere narcisistico” che si ha nell’ottenere un diretto apprezzamento alle proprie foto. Ma non si sta forse esagerando e oltrepassando il limite? Credo che per una manciata di follower ci stiamo spingendo troppo in là.

Credits: underboob.