Fare squadra

Riprendiamo alcuni punti caratterizzanti l’indagine del Randstad Workmonitor realizzata su un campione di circa 14.000 persone di cui 400 in Italia.

Il tema è, per l’appunto, fare squadra e, di seguito, elenchiamo cosa più ci ha colpito con particolare attenzione a quanto abbiamo detto noi Italiani.

• Riteniamo che si ottengono migliori risultati lavorando in gruppo ma pochi pensano che lo spirito collaborativo sia innato o congenito. Semmai la capacità di lavorare in team la si può sviluppare attraverso la conoscenza dei colleghi, l’esperienza, l’impegno ma, soprattutto, con l’acquisizione di specifiche competenze sociali. Questo è il pensiero del 70% delle persone

• Questa percentuale è superiore alla media globale (60%) e colloca l’Italia al 33° posto tra i paesi interessati all’indagine

• Oggi, il 67% dei lavoratori passa più tempo, rispetto a 5 anni orsono, coi colleghi; questa media è superiore a quella del campione (61%)

• Solo il 37% ritiene che la collaborazione non sia richiesta nel proprio lavoro e il 56% ritiene che le persone siano naturalmente collaborative.

Con questi “numeri” e “leggendo” interpretazioni dissonanti proviamo a dare una risposta razionale su cosa serva per “potere e sapere” collaborare.

 

Due sono le componenti fondamentali:

– Possedere specifiche competenze sociali

– Essere consapevoli delle altrui esigenze

e su questi requisiti chi si occupa di “Persone” può fare sicuramente molto.

Avvalorano questa affermazione ulteriori dati che ci dicono che l’83% dei lavoratori sono convinti che siano necessarie social skill e l’87% e che conoscere le motivazioni per cui le Persone collaborono è un’ulteriore spinta all’aiutarsi e al creare spirito di gruppo. Non solo, il 91% pensa che, con l’aumento della tecnologia, collaborare sia non solo importante bensì indispensabile.

Gli ultimi dati ci permettono poi di avere altre informazioni:

• Si collabora meglio se si è “faccia a faccia” rispetto ai team virtuali (78%)

• Per i lavoratori, il 72% delle aziende incoraggia il lavoro in team e nel 61% dei casi questa collaborazione è riconosciuta e premiata

• Ciononostante, l’81% ritiene che il datore di lavoro dovrebbe promuovere ulteriormente questo valore.