Cosa devo fare oggi?

È appena suonata la sveglia, siamo ancora mezzi addormentati ma già ci assilla la domanda: ..ma cosa devo fare oggi?..

Il lavoro, gli impegni dei figli, l’appuntamento col dentista, le scadenze/incombenze di varia natura, ecc.., ci tormentano. Ma è possibile incastrare tutto senza impazzire?

Sembrerebbe di sì.

Lo dice Daniel J. Levitin, neuroscienziato e giornalista del New York Times.Il segreto è apparentemente semplice:

– Capacità di isolarsi e concentrarsi

– Programmare la propria agenda in modo maniacale

Lasciamo ad altri più qualificati la gestione delle capacità di vivere in modo “asettico” pressioni, scadenze e impegni e concentriamo sul “to do”.  Le regole sono ferree, per noi latini forse anche un po’ di difficile attuazione, ma facciamo lo sforzo di renderle nostre.  Mente libera; scriviamo tutto in un preciso elenco affinchè nulla debba essere ricordato attraverso la memoria perché, altrimenti, il nostro cervello attiverà meccanismi che lo portano a concentrarsi, continuamente, anche su ciò che dovrà fare e non su quello che sta facendo. Sistemi di ricordo/allarme adeguati; avvertono del susseguirsi delle scadenze (ognuno si scelga quelli che predilige) e non defocalizzano. No ai continui sguardi all’orologio.

Informazioni essenziali; quelle veramente utili sono, solitamente, poche. Basta con pesanti e superflui fogli ridondanti di inutilizzabili dati. Concentrazione sugli aspetti essenziali; anche i progetti e le presentazioni più puntuali accolgono sovrastrutture secondarie. Non curiamocene.

Gestione dell’imprevisto; solo se veramente vitale giustifica cambiamenti di programma; diffidare dei collaboratori che, spesso, tentano di farci “deviare”.

Liberazione dal superfluo; via dalla mente e dal proprio ambiente lavorativo di tutto ciò che risulta inutile e defocalizzante

Queste regole, in taluni casi apparentemente eccessive, trovano un razionale nella neurofisiologia con due semplici evidenze:

Il cervello non è in grado di separar ciò che è importante da ciò che non lo è, perlomeno immediatamente; pertanto elabora e “perde tempo”

I neuroni hanno, ovviamente, un loro metabolismo che richiede l’apporto di ossigeno e di glucosio; se troppo sollecitati si stancano e perdono in efficacia. Non impegnamoli con inutili sollecitazioni

La conclusione è semplice; evitiamo di fare tutto assieme, di saltare da un compito all’altro, di dare udienza/risposte a tutto e tutti. Se mai poi accadesse , mentre tutto quanto sopra scritto avviene, che leggiamo e rispondiamo anche a smartphone o tablet…beh più che stess è il delirio puro!!!!