Come si cambia…per non perdere competitività e know how

Sino a un paio d’anni fa, avere 50 anni nel mondo del lavoro, rappresentava un forte rischio e oggi…

Miopi visioni manageriali attuate in Società poco lungimiranti che sceglievano di attuare politiche di breve periodo,  hanno causato danni che ora, gradualmente, si stanno recuperando:

Pensiamo a tutte quelle persone, detentrici di “mestiere”, di memoria storica e di know how a 360°, allontanate e sostituite da giovani, sicuramente preparati e ricchi di teoria ma, molto probabilmente,  meno attrezzati per la quotidianità del lavoro reale.

Oggi, però, molti segnali ci dicono che le cose stanno cambiando e importanti aziende hanno ripreso a investire sugli over 50 perché si è visto quanto si importante integrare l’innovatività, la spinta, le diverse competenze dei “giovani” con il mestiere, la praticità e la concretezza degli “esperti”

Certo non basta dichiararlo perchè questo mix funzioni; da un lato, bisogna ingaggiare i giovani affinchè valorizzino e non subiscono il tutoraggio/accompagnamento (peraltro non dovrebbe essere particolarmente difficile far comprendere che un’accelerazione della crescita delle loro competenze e capacità li possa rendere più competitivi), dall’altro, offrire agli esperti attenzioni lavorative mirate quali: formule flessibili, collocazione/ricollocazione rispetto all’età, mansioni più adatte, formazione mirata, ecc…

Ricordiamo poi che, oggi, i lavoratori over 50 sono, in Italia, circa 17.000.000 ma che, nel 2033, saranno 22.500.000… non pensarci potrebbe rappresentare un limite

Credits by Flickr,ophoto of Carlos Mota Jr.