Come cucinare un contenuto per renderlo delizioso

Il web viaggia ad una velocità ormai non più controllabile: i contenuti di proprietà, nati da molte ore di lavoro e ricerca, rischiano di svanire nell’oblio del web, poichè “inglobati” nelle news del feed

In realtà, anche se i post sembrano fagocitati dal web, rimandono in vita nell’olbio dell’on-line e vi è quindi possibilità di una continua fruizione da parte dell’utente.

Molto dipende dal canale su cui si vanno ad inserire i contenuti e (senza volersi trasformare in moderni Pitagora) dall’algoritmo che regola l’andamento dei siti di condivisione social; alcuni esempi noti: Twitter, Facebook , Tumblr e Instagram “favoriscono” i contenuti freschi ed è per questo che il loro algoritmo si basa su una rapida discesa del rispettivo feed. Vi sono però altri canali, che valorizzano il lungo termine, ne sono esempio Pinterest e Google+.

La differenza? Vi sono social vissuti in tempo reale, utilizzati dagli utenti per essere sempre in linea con le ultimissime novità ed essere aggiornati sui Trends, mentre altri che vengono consultati come “motori di ricerca” ed è l’esempio dei Pin su Pinterest e dei post su Google+. Questi due social, incoraggiano l’uso di # e parole chiave, permettendo una visibilità democratica a tutti gli utenti della piattaforma,senza quindi seguire le logiche di numero di Fan e Follower.

Social Media

 

Significa quindi che per il #business i canali del “qui e ora” non sono utili? No, significa semplicemente applicare strategie diverse in base ai canali e al tipo di utente che vogliamo interessare.

…sappiamo che non sempre la cipolla va bene per il soffritto, a volte l’aglio è quello che serve per cucinare alla perfezione il nostro contenuto!

#KBSItalia, Key Business Solutions

 

Credist by Flickr: seanrnicholsonPeter Kirkeskov Rasmussen